chi siamo

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Ci siamo conosciute nel 2003 a Prato, a Villa Fiorelli, dove si tiene la scuola estiva Raccontar(si), laboratorio di genere ed intercultura organizzato dalla Società italiana letterate e dal Giardino dei ciliegi.Ciò che ci ha spinte singolarmente a partecipare era la necessità di trovare degli strumenti utili a meglio decifrare la realtà che vivevamo partendo dal tema di quell’anno: la complessità.Quell’estate ci ha segnate:abbiamo intrecciato strette relazioni amicali, diventando l’una per l’altra irrinunciabili presenze. Questo legame ci ha portate ad accettare la proposta di gestire una giornata all'interno di Raccontar(si)4, dove abbiamo affrontato il tema della diversità partendo dalle nostre esperienze quotidiane, a stretto contatto, anche per motivi lavorativi, con donne provenienti da altri paesi.
Con gioia e riconoscenza  abbiamo accolto l'invito ad autogestire un momento
del laboratorio Raccontar(si)5, Precaria/mente, al quale ci è stato chiesto di partecipare dicendo  della nostra precarietà. Una precarietà che per noi, tutte più o meno trentenni, laureate in campi umanistici, impiegate/impegnate in  ambiti sociali e comunicativi, ha significato il pensare e il parlare soprattutto dal punto di vista dell'occupazione. Il lavoro precario è uno dei nodi problematici delle nostre esistenze, attraverso di esso percepiamo infatti un controllo sulle nostre vite, che rende il nostro presente un gioco di acrobazie alla ricerca di un r/esistente e creativo equilibrio.
Dall'esperienza di Raccontar(si)5 abbiamo deciso di costruire un collettivo, le Acrobate,  per dare corpo alla comunità empatica nata tra di noi, per un'urgenza politica ed affettiva che supera le distanze geografiche che ci vogliono sparpagliate per l’Italia ed a Parigi.
Da allora è proseguite la collaborazione con la scuola di Prato, dove abbiamo presentato le varie giornate del 2006 e 2007, incentrate sulle Figur/azioni e sulla Performatività dell’affetto.Da diversi anni continua il nostro rincorrerci, appena possibile, per stare insieme a condividere emozioni, risate, case, confidenze, idee, progetti, tristezze, dubbi, cene, convegni, manifestazioni, vacanze, pezzi di vita. L’idea del blog è stata un regalo di due di noi alle altre per avere uno spazio di condisione e confronto che superasse le lontananze geografiche.Eccoci qui dunque: le acrobate online.Benvenut*

   
 

 

   

 

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